Lavoro

Benedetto concepiva il lavoro come un servizio reso all'uomo e al suo sviluppo, come il mezzo pratico per contribuire al sostentamento dei fratelli e per dare al monastero la possibilità di accogliere degnamente i poveri e gli ospiti. Il lavoro svolto in monastero o fuori da esso, ha quindi molteplici significati e motivazioni.
Esso permette alla comunità di vivere pienamente la sua testimonianza monastica. Inoltre, come per ogni uomo e donna, “è un modo eminente ed esigente di vivere fino in fondo il mandato di curatori del creato che Dio ci ha affidato fin dall’origine divenendo con lui con-creatori. Ciò che offriamo a Dio e al mondo è sempre frutto della terra, del sole, dell’acqua, delle creature viventi… della fatica, della fantasia e del lavoro dell’uomo, le une indisgiungibili dalle altre”.
(Arrigo Anzani monaco camaldolese)